Analizzando le anomalie attuali, è possibile tracciare una linea di tendenza per i prossimi mesi: ovviamente non parleremo di previsioni, quanto piuttosto di tendenza.
ANALISI LUNGO TERMINE - Come saranno i mesi da Settembre a Dicembre? Possiamo essere in grado fin da adesso, per quanto possibile, di tracciare una prima linea di tendenza sui mesi freddi?
ENSO, ISTRUZIONI PER L'USO - Tra gli aspetti termici oceanici che più incidono sui movimenti delle masse d'aria a livello planetario, c'è quello che ha luogo nella parte equatoriale pacifica e che va sotto il nome di ENSO. L'oscillazione termica in quel comparto oceanico influisce sulla circolazione generale e quindi anche sull'Europa.
"NON-INVERNO 2015" - Nel recente inverno a influire in maniera diretta sul clima è stato il famoso fenomeno di El Nino, l'anomalo riscaldamento di quelle acque, con ripercussioni calde diffuse sul nostro emisfero e su parte dell'Europa.
Un sostanziale non inverno alle latitudini italiane.
DIVERSITA' RISPETTO AL 2015 - Se lo scorso inverno è stato caldo, per il NINO, il prossimo sarà freddo per la NINA, essendo essa la manifestazione opposta del primo fenomeno?
In realtà non è propriamente così. Diciamo che l’incidenza può articolarsi diversamente, a seconda delle modalità (intensità) in cui il fenomeno si esprime. In linea di massima, al momento viene vista una NINA moderata.
NINA MODERATA, RIPERCUSSIONI SUL CLIMA - Per convenzione, sulla base di dati raccolti in anni di osservazione, una NINA Moderata-forte può dare vita, in conseguenza di effetti termico-barici consequenziali tra Oceano pacifico e Atlantico, a indici di AO e NAO più positivi.
In soldoni, ciò si tradurrebbe, per il comparto oceanico-europeo, in un vortice polare più forte, meno incline ad allungarsi verso le medie latitudini e, quindi, inverno più secco e anche mite.
Ci sarebbero, però, delle varianti. E’ stato riscontrato che, a seconda della collocazione della maggiore negatività delle temperature nel fenomeno NINA, (così pure per il fenomeno NINO, solo che qui si parla di positività delle temperature) l’influenza potrebbe essere diversa o addirittura opposta.
DINAMICHE COMPLESSE - Se, infatti, la maggiore negatività delle temperature, specie se in forma forte (STRONG) è sui settori Ovest pacifici equatoriali, cosiddetta NINA West Based, ne deriva una anomalia di geo-potenziali positiva sul Centro-Sud Europa, quindi maggiori alte pressioni e tempo più stabile e mite. Se, invece, l’anomalia negativa è East Based, i geo-potenziali sono tendenzialmente negativi sull’Europa centro-meridionale, quindi con tempo più perturbato e tendenzialmente anche più freddo.
Se poi il fenomeno NINA si pone medio-basso, l’incidenza può essere minima sul nostro clima.
Insomma, il cambio di segno di uno dei più noti e influenti regolatori della circolazione atmosferica globale, il fenomeno ENSO, è evidente. Si va verso la NINA.
LA STRADA E' ANCORA LUNGA - Allo stato attuale, tuttavia, non possiamo sbilanciarci sugli effetti conseguenti sul prossimo inverno. Le proiezioni la danno, al momento, moderata, può accadere anche che sia forte, via via, o che magari si mostri più fiacca. Avrete capito che le conseguenza deriveranno da come essa effettivamente si presenterà. Dobbiamo attendere i mesi almeno autunnali, per darle una valutazione più coerente, anche sulla sua collocazione più negativa, se WEST o EAST BASED.
SOLE FIACCO, NUOVI PROBLEMI? - Una cosa, però, possiamo dirla: siamo in presenza di uno stato di forza della nostra stella, il sole, piuttosto fiacco.
Per di più un altro importante indice influente sull'inverno, la QBO, si annuncia negativo. La combinataQBO-, minimo solare e NINA, a prescindere dall'intensità, sono tutti fattori inclini a condizioni mediamente più fredde, sia oceaniche che atmosferiche.
Ci riserviamo di seguire per voi tutte le manovre future legate alla NINA, ma non solo, e prospettarvi via via il possibile andamento della prossima stagione fredda.
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