L'ALTA PRESSIONE e IL CICLONE EUROPEO - Le figure protagoniste di questi giorni sullo scenario europeo sono un possente anticiclone posizionato tra la Scandinavia e la Russia europea che tenderà a potenziarsi ulteriormente con i suoi 1040 hpa; una circolazione depressionaria sui settori centro-orientali del continente. Quest'ultima è impossibilitata ad evolvere, come natura vuole, verso Oriente, ostacolata da aree anticicloniche, per cui sta quasi ferma sul posto. Nei giorni prossimi, con il rafforzamento e il contemporaneo abbassamento di latitudine dell'anticiclone prima menzionato, la bassa pressione si muoverà con moto retrogrado, ritornando ad influenzare i settori centrali. Da qui, i venti che ruotano attorno ad essa, riusciranno ad entrare nella valle del Rodano e quindi sul Mediterraneo. Sul nostro mare si formerà un ciclone, per ora visto sul medio/basso Tirreno. Un ciclone che stazionerà per qualche giorno sul Sud Italia.
EVOLUZIONE PREVISTA - Con una bassa pressione (o ciclone) sul Tirreno centro-meridionale, il tempo inizierà a peggiora dalla Sardegna verso tutto il Sud e anche le regioni adriatiche, all'insegna di precipitazioni via via più diffuse e intense, anche sotto forma di temporali di forte intensità. Inizialmente potrebbero essere interessate anche alcune zone del Triveneto, come Veneto e Friuli.
MAPPA TECNICA - La seconda mappa allegata, mostra l'autore della formazione del ciclone sul basso Tirreno, ossia il centro depressionario sull'Europa centrale.
TEMPERATURE e VENTI - La circolazione depressionaria richiamerebbe venti un pochino più miti, responsabili di un certo aumento termico. Altresì richiamerà venti nordorientali sull'alto Adriatico. I valori termici non subiranno grosse e sostanziali variazioni.
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