AMBIENTE: il CEMENTO divora 8 Km di costa all'anno

Allarme per le spiagge italiane. Questa volta però non è l'inquinamento al centro del problema ma l'urbanizzazione galoppante che rischia di dimezzarle.
Infatti, secondo recenti stime, poco più della metà dei litorali italiani è stata trasformata da case e palazzi. Negli ultimi decenni il ritmo è stato di 8 km all’anno.
Un terzo delle spiagge è interessato da fenomeni erosivi in forte e rapida espansione. Il consumo del suolo (occupazione di industrie, porti e infrastrutture) e il già citato inquinamento forniscono un quadro assai preoccupante sulle nostre spiagge.
I cambiamenti climatici rendono quindi le nostre coste molto fragili e mettono anche a repentaglio la vita delle persone.
Per contrastare questa situazione verrà effettuata una strategia mirata, ispirandosi al modello delle aree protette e dei territori che hanno puntato su uno sviluppo in qualità. Sotto osservazione quindi saranno le aree protette nazionali (attualmente sono 32), le riserve marine (27), i parchi marini sommersi (2), le perimetrazioni a mare nei parchi nazionali (2) oltre ad un santuario internazionale atto a tutelare i mammiferi del mare. Il numero più alto è appannaggio delle aree marine di reperimento (54): là è stata vagliata la possibilità di creare vere e proprie riserve marine. La battaglia per migliorare la situazione sulle coste è appena cominciata.

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