Meteo: DICEMBRE, anticiclone fino a metà mese. Poi svolta FREDDA?

L’inverno fatica a prendere forma. Un vasto anticiclone, piuttosto ostinato, continua a essere presente sul nostro bacino ed è visto abbastanza insistente anche per il corso della seconda decade dell'ultimo mese dell'anno.
BASSE PRESIONI MEDITERRANEE PIU' OSTINATE - Il quadro teleconnettivo da noi esaminato, malgrado questa ostinatezza di inizio stagione dell’alta pressione, continua a mostrare, però, una propensione ad azioni depressionarie sul Mediterraneo.
Il nostro bacino è visto ancora come l’area a maggiore rischio basse pressioni. Su base teleconnettiva, non è possibile ponderare la durata dell’alta pressione ma, dato che dai parametri si continua a desumere che potrebbe essere il Mediterraneo l’area di “falla barica” europea, dobbiamo evincere che l’alta pressione potrebbe non essere così insistente nella seconda parte del mese o magari più specificamente a iniziare dall’ultima decade.
QUADRO BARICO DI MASSIMA PER LA TERZA DECADE DI DICEMBRE - Nella prima immagine, abbiamo delineato un possibile quadro barico di massima per il corso della terza decade del mese, ma un quadro che potrebbe valere anche per gran parte dell’inverno. Esso computa una confluenza, via via prevalente, dell’alta pressione verso i settori settentrionali europei, britannici e scandinavi in primis, mentre sul Mediterraneo centro-occidentale dovrebbe andare affermandosi una circolazione mediamente depressionaria. Certo, questo quadro barico non sarebbe continuo, ma rappresenta una media di circolazione.
MINACCE FREDDE DA EST - Da esso si evince che potrebbe giungere, in diverse occasioni, anche aria fredda dal Nord Est Europa e dai settori continentali, viaggiante sulla base meridionale di alte pressioni in isolamento sul Nord Europa. C’è un dubbio, ad oggi, circa la strada preferenziale che quest’aria fredda potrebbe prendere nel suo tragitto verso l’Europa centro-occidentale e l’area mediterranea.
ARIA FREDDA DALLA FRANCIA - Una maggiore ampiezza barica depressionaria ipotizzata con asse spostato sui settori centro occidentali del nostro bacino, lascerebbe intendere che l’aria fredda, quando avrebbe le occasioni per tuffarsi sul nostro bacino, lo farebbe in via preferenziale attraverso la porta del Rodano, quindi in ingresso dalla Francia; ingresso magari meno preferenziale dalla porta dei Balcani. Questo, sulla base delle indicazioni di massima ultime. Sull’Italia sarebbe confermata una diffusa instabilità che prenderebbe soprattutto le aree insulari e quelle centro meridionali.
OCCASIONI FREDDE VERSO L’ITALIA - Dovrebbero arrivare anche alcune ondate di freddo. Queste potrebbero interessare con maggiore frequenza il Nord è in parte il Centro, magari con minore frequenza le aree meridionali. Nulla toglie, tuttavia, che una o due incursioni più dirette, continentali, possano riversarsi sulla Penisola attraverso l’Adriatico e andare a formare minimi depressionari invernali su estremo sud d’Italia. Questo per il corso della terza decade del mese.
INCERTEZZA ANCHE VERSO META' MESE - Per la fase precedente, maggiore alta pressione, in media, ma con qualche incertezza. A questo proposito c’è il modello ECMWF che, nella sua ultima uscita, propone una discesa di aria fredda meridiana sull’Italia e sul centro est Mediterraneo intorno al 13/14 del mese, ipotizzando un’alta pressione che si concentrerebbe maggiormente a ovest dell’Italia, ritirandosi temporaneamente dal Mediterraneo centrale e, altresì, in sollevamento meridiano su ovest Europa. È un primo punto di rottura, rispetto all’egemonia anticiclonica vista negli ultimi giorni, ma con affidabilità ancora piuttosto bassa. Vedremo nei prossimi aggiornamenti se effettivamente l’alta pressione potrà avere primi cedimenti verso metà mese. Tuttavia, qualcosa inizierà a muoversi, e in senso invernale. Seguite costantemente le nostre rubriche per tutte le novità sul medio-lungo termine.

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