11:56 22 Novembre 2014
Storace, rabbia per condanna. E' schiaffo finale
(AGI) - Roma, 22 nov. - "Si', deluso. Deluso da morire. Perche' quei sei mesi senza un giorno di galera li vivo come lo schiaffo finale. Sarebbe stato meglio trascorrere una notte a Rebibbia per far esplodere di vergogna un Paese in cui un deputato del Pd, Marco Di Stefano, sta ancora in circolazione nonostante le tangenti e i conti in Svizzera e i morti per eternit vengono umiliati dalla prescrizione. Siamo ai titoli di coda di un sistema politico marcio". Cosi' il leader de La Destra, Francesco Storace, commenta sul sito del partito e su un editoriale de Il Giornale d'Italia, la condanna a sei mesi con la condizionale per vilipendio nei confronti del Capo dello Stato. I sei mesi, scrive Storace, "sembrano una beffa", e si chiede: "devo fidarmi ancora del 'chiarimento' col presidente della Repubblica. Insomma, mi dicevo allora, in fondo credo che avra' compreso la sincerita' del mio gesto, la pronuncera' quella frase 'non capisco perche' si svolge questo processo...'. Macche', Giorgio Napolitano se ne e' fregato. Forti con i deboli e deboli con i forti - conclude Storace - il presidente della Repubblica e' stato davvero abile nel farmi credere che quella stretta di mano al Colle fosse vera, che la lettera che gli inviai l'avesse sul serio apprezzata. Rischio di beccarmi una seconda accusa di vilipendio se dico quello che penso sul comportamento del Colle e degli uomini a lui piu' vicini". (AGI)Vai sul sito di AGI.it
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