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16:01 31 Agosto 2015

Migranti: morti in stiva, scafisti disumani consapevoli strage

(AGI) - Palermo, 31 ago. - Un "trattamento inumano e degradante" e "un criminoso e programmato sistema disumano di gestione dell'ordine a bordo, applicato concordemente da tutti i membri dell'equipaggio... costituisce un dato acquisito la consapevolezza degli scafisti circa l'imminente esito letale per tutti i migranti della forzata permanenza chiusi nella stiva". Lo scrive il gip di Palermo Giangaspare Camerini nel provvedimento di 42 pagine con il quale ieri ha accolto la richiesta di convalida del fermo e l'applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di 10 scafisti (7 marocchini, 2 siriani e un libico) accusati di omicidio plurimo e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, in relazione alla morte di 52 immigrati rinchiusi nella stiva del barcone. Si tratta di un marocchino di 17 anni e mezzo, ritenuto il comandante del natante; Sami Naser, 22 anni, siriano; Issa Okrem Ahmad, siriano, 22 anni; Buchalla Zied, 25 anni, libico; Hasani Chihab, 27 anni, marocchino; Mohamed Alif, 20 anni, marocchino; Kachouch Badr, 27 anni, marocchino; Alradi Isam, 25 anni, marocchino; Nourdine Nacet, 35 anni, marocchino; Mourad Botaib, 23 anni, marocchino. I drammatici momenti vissuti nel Canale di Sicilia vengono riportati nel provvedimento del gip: "Un soggetto libico ci ordinava di entrare all'interno della nave ove vi era altri quattro soggetti libici che ci sistemavano imponendoci di sederci a terra a gambe divaricate, uno dietro l'altro, cercando cosi' di guadagnare spazio. Cosi' facendo solo in stiva eravamo circa 300 persone". A riferirlo e' il pakistano janeed Aneeq, 22 anni, uno dei superstiti che e' stato interrogato ed ha puntato il dito contro gli scafisti: "Io ero con mio fratello. Siamo rimasti circa 2 ore chiusi all'interno della stiva prima che l'imbarcazione partisse. La situazione all'interno della stiva era insopportabile perche mancava aria, la gente sveniva e nessuno aveva la maglietta addosso, mancava acqua, si sentiva la puzza del motore, entrava acqua di mare. Ricordo che io ho cercatodi uscire ma sono stato colpito in testa con un tubo di ferro ad opera di un uomo che ho visto. Dopo vari tentativi sono riuscito ad uscire all'esterno e dalle ore 4 sono rimasto sopra coperta al centro dell'imbarcazione; nonostante mi picchiassero io resistevo perche' non volevo scendere nella stiva perche si stava molto male". Secondo il gip di Palermo, "costituisce un dato acquisito la consapevolezza degli scafisti circa l'imminente esito letale per tutti i migranti della forzata permanenza chiusi nella stiva". Sussistono inoltre le contestate aggravanti di "vere sottoposto le persone trasportate ad un trattamento inumano e degradante, avendole reiteratamente percosse e minacciate anche con l'uso di coltelli e bastoni, costringendoli a rimanere seduti ed immobili durante la navigazione e stipandoli almeno in 100 all'interno della stiva descritta, dalla quale impedivano l'uscita; di avere commesso il fatto in piu' di tre persone; di avere commesso il fatto con l'uso di armi". (AGI) .Vai sul sito di AGI.it

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